La campionessa piemontese aveva 51 anni: si è tolta la vita nella sua abitazione a Chiusa San Michele, comune in provincia di Torino
Una notizia tragica ha sconvolto oggi il mondo dell’atletica italiana. A soli 51 anni è mancata Maura Viceconte, stella della maratona azzurra tra gli anni ’90 e primi anni 2000. Bronzo agli Europei di Budapest 1998, atleta olimpica a Sidney 2000, la piemontese – come ricorda la nota della Fidal, la Federazione di Atletica Leggera che per prima ha dato notizia della sua scomparsa – è stata primatista assoluta della distanza regina: il suo record sui 42,195 chilometri è durato dal 2000 al 2012, battutto per soli 3″ da Valeria Straneo. Ancora suo, invece, il record italiano dei 10.000 metri (31′ 05″ stabilito nel 2000 in Gran Bretagna).
Nata a Susa (Torino), la Viceconte è ricordata dalla Fidal come “figura di notevole rilievo nel panorama fondistico nazionale ed internazionale”, capace di imporsi in numerose maratone di assoluto rilievo: in carriera ha colto successi a Venezia, Montecarlo, Carpi, Roma, Vienna (quando corse in 2h23:47, l’allora record nazionale), Praga e Napoli.
Terminata la carriera agonistica nel 2004, Maura dovette confrontarsi per lunghi anni con la malattia, un carcinoma al seno molto aggressivo, diventando testimonial della lotta contro il cancro per l’associazione Salute-Donna di Torino. Lo scorso novembre aveva promosso un docufilm sulla sua vita, “La vita è una maratona – La corsa il modo di vivere“, che le aveva permesso di tornare a confrontarsi con amiche e avversarie del tempo. L’ex atleta olimpica si è tolta oggi la vita nella sua casa a Chiusa San Michele, comune in provincia di Torino.